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Vetua: famiglia, natura e tradizione

Ci troviamo a Monterosso, sul versante della collina che gode di una vista incantevole sul centro storico e sul scenografico promontorio del Mesco.



L'azienda vinicola Vetua è a conduzione familiare, guidata da Rosy e suo marito Sebastiano. Loro sono semplici e genuini come i loro vini. Cercheremo di racchiudere in questo articolo la nostra esperienza nel loro vigneto, raccontando il loro lavoro quotidiano e l'amore che ci mettono in quello che fanno. Vetua è un posto incantato che è difficile da lasciare.


Le vigne terrazzate, che godono della perfetta esposizione solare, sono coltivate a uva Bosco, Albarola e Vermentino (i vitigni tradizionali delle Cinque Terre), ma si trovano anche piccole quantità di vitigni autoctoni più antichi come il Brugiapaja, il Frapelà e il Piccabun. Il lavoro qui, come nel resto delle Cinque Terre, è manuale. Prima dell'arrivo della monorotaia veniva utilizzata la teleferica (ancora funzionante): un sistema per trasportare le uve vendemmiate dai vigneti alla strada.


Rosy ha ereditato questa terra da sua padre che l'ha coltivata per tutta la vita come hobby. Infatti parte del vino prodotto lo conferiva alla Cantina 5 Terre (la Cooperativa Sociale agricola delle Cinque Terre), mentre una parte lo regalava con piacere ad amici e parenti.


Nel 2010 Rosy e Sebastiano decidono di prendere in mano la situazione e di trasformare il passatempo in mestiere: inaugurano le prime bottiglie al pubblico. "É stato un salto nel buio - ci confida Rosy - abbiamo iniziato con gli strumenti di mio padre e il risultato è stato soddisfacente e inaspettato". Ciascuno ha il suo compito in azienda: Sebastiano si occupa del vigneto e della produzione di vino, mentre Rosy lo aiuta nel lavoro tra i filari ed è la mente dietro alle etichette delle bottiglie prodotte, supportata anche dalla figlia maggiore Sara. Il più piccolo di casa, Lorenzo, ha intrapreso la stessa strada: studia Enologia all'Università.


Vetua produce 4 vini: 2 bianchi, 1 rosso e lo Sciacchetrà. Il loro obiettivo è quello di differenziarsi dagli altri produttori di vino locali, seguendo le regole e i passaggi della tradizione vitivinicola di famiglia. Lunghe macerazioni sulle bucce senza controllo di temperatura e lunga maturazione prima dell'imbottigliamento e commercializzazione (infatti il loro vino arriva sul mercato solitamente un paio di mesi dopo rispetto al vino degli altri produttori locali). Il risultato è un vino giallo paglierino intenso con decisi riflessi dorati, più consistente e ricco al palato con una buona capacità di durare negli anni. Il prodotto di punta dell'azienda è il vino Vetua mentre il vino "Ö" è stato realizzato per celebrare i 10 anni di attività della cantina. Un nome molto originale per chiamare un vino ma ecco che il retro dell'etichetta (dettagliamente decorata) racconta la sua origine:


U munterussin dov'u và và, ma se ti ghe dixi "Ö" u se sente a cà.


Ovvero: "Ovunque si trovi il Montererossino, quando sente il saluto "Ö" si sente subito a casa. Infatti "Ö" è utilizzato da tutti i residenti come intercalare e saluto. La produzione è molto limitata: circa 4.000 bottiglie all'anno. I loro vini sono sono schietti e sapidi, come quelli che si facevano una volta alle Cinque Terre. Vini forti, come i contadini che hanno creato i vigneti terrazzati a picco sul mare.


La filosofia dell'azienda Vetua si basa sul rispetto della natura e della biodiversità (non utilizzano alcun trattamento chimico nel vigneto). Guidati da questo rispetto, ogni giorno Rosy e Sebastiano cercano di valorizzare e proteggere il bellissimo ma fragile territorio che li circonda.



Percorri insieme a noi la visita al vigneto di Vetua:



Per comprare i loro vini:





Credits: Vetua winery website

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